Shadows
Foto e Video full hd 
Anno 2021
Liberamente ispirato alle opere pittoriche di Davide Benati
Le ombre proprie sono la zona oscura delle cose, la parte che rifugge la luce, che vive nel mistero. Sono l’introspezione, lo sguardo sull’interno, sul profondo.
Per quanta luce ci possa essere, in un qualche modo loro sono presenti, se non davanti sono dietro, parti di un tutto che conserva la sua infinita dicotomia di ombra e luce, chiarezza e mistero.
Il fascino delle ombre portate ci è appartenuto almeno una volta. Abbiamo provato a rincorrerle, ad accarezzarle, a afferrarle. Hanno svelato le forme delle cose e hanno dato movimento a ciò che è fermo. Si muovono e mutano, sempre presenti, inafferrabili. Lo specchio oscuro di tutto.
Come accarezzare le ombre? 
Interponendo un limite tra l’oggetto ed esse. Questo limite deve essere inconsistente e palpabile e allo stesso tempo e per essere raffigurata deve andare oltre ciò che è conosciuto. Dalla quarta alla quinta parete.
Questa è la ricerca che tenta di isolarle, di conoscerle separate dal loro alter ego lucente. Questo è il modo di accarezzarle. Questo è il tentativo di relazionarsi in modo oggettivo con la parte oscura di sé.

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